Ti stai chiedendo che cosa mangiare con la gastrite, visto che non riesci a risolvere i tuoi disturbi digestivi, neanche con i farmaci ? Vorresti sapere quali sono gli alimenti consigliati? Quali alimenti dovresti invece evitare?
In questo articolo vediamo alcuni consigli pratici per evitare gli errori più comuni.
Premessa olistica su cosa mangiare con la gastrite
Rispondere in modo preciso su cosa mangiare con la gastrite non è così immediato perché ogni persona ha una sensibilità diversa agli alimenti. Sappiamo però che vale la pena impegnarsi migliorando la propria alimentazione perché possiamo evitare in questo modo le cause di gastrite più frequenti.
Secondo la mia esperienza i primi 2 errori che fanno in tanti sono:
- eliminare un alimento o introdurne un altro senza prima aver imparato a bilanciare la propria alimentazione.
- consumare troppi alimenti di scarsa qualità ricchi di additivi chimici, provenienti da allevamenti intensivi o contenenti grassi elaborati in modo industriale.
Se vuoi evitare questi problemi leggi il report gratuito: “Tutta la verità su cibo e farmaci” presente su questo sito.
Ogni persona ha delle caratteristiche uniche di cui occorre tenere conto:
- l’età e il sesso
- l’attuale uso di farmaci antiacido o antinfiammatori in modo cronico
- lo stile di vita ( dinamico, sedentario e quali orari di lavoro )
- la costituzione fisica della persona ( magra, robusta, gonfia, debole )
- il periodo dell’anno in cui soffriamo di disturbi digestivi ( estate, inverno, cambio di stagione, tutto l’anno )
Per questo ti consiglio di seguire queste indicazioni, ma non prenderle alla lettera. Se desideri approfondire potrai scrivere un tuo commento a questo articolo o richiedere una consulenza benessere individuale.
Ora passerò in rassegna le principali classi di alimenti in questo ordine:
- cereali
- legumi
- latte e latticini
- carne
- pesce
- verdura
- frutta
- semi oleosi
- dolci
Per ogni classe di alimenti mi soffermerò sugli errori più comuni e cercherò di rispondere alle domande più frequenti che mi sono state rivolte in questi anni.
Cereali e gastrite
Nella nostra alimentazione, i cereali costituiscono una base fondamentale per fornire energia al nostro corpo.
In questi ultimi 20 anni è esploso il problema della celiachia, cioè quello dell’intolleranza al glutine.
Ciò non significa che l’uso dei cereali sia da demonizzare come sta succedendo in questi ultimi anni, anche da chi non ha una reale intolleranza.
Se sei intollerante al glutine occorre ovviamente evitare i cereali che lo contengono come frumento, l’orzo, il farro, l’avena e la segale.
Il consiglio valido per tutti è quello di provare ad usare più spesso il riso, il mais, la quinoa, il miglio e il grano saraceno, che non contengono glutine e possiedono ottime proprietà nutrizionali.
Se usi i cereali derivati dal frumento e privati dal glutine fai attenzione perché possono far alzare la glicemia molto velocemente. Questo non è una buona idea per chi soffre di gastrite, perchè fa aumentare la fame nervosa e la voglia di mangiare “schifezze” fuori pasto.
Pasta e gastrite
In caso di gastrite e reflusso ti consiglio di fare attenzione ad utilizzare i cereali integrali sebbene molti esperti li consigliano al posto di quelli raffinati.
I cereali integrali peggiorano il reflusso e i sintomi intestinali, spesso presenti in chi ha problemi di stomaco.
Se non riesci proprio a ridurre il consumo di pasta consuma una pasta ottenuta da grano di qualità superiore e cerca di cuocerla al dente.
Pane e gastrite
Il pane è un derivato della farina fatto con il grano tenero, il grano duro o con un mix di altri cereali.
Il grano tenero ha un indice glicemico piuttosto alto e questo non aiuta non solo chi ha problemi con gli zuccheri ma anche chi soffre di gastrite.
Inoltre il pane è un prodotto lievitato ( spesso troppo velocemente ) che fare gonfiare molto lo stomaco.
Prediligi un pane a lievitazione naturale se riesci a trovarlo in giro.
Pizza e gastrite
La pizza è conosciuta e amata in tutto il mondo, come sappiamo bene.
Se soffri di gastrite potresti notare un senso di peso nello stomaco, gonfiore e acidità quando la mangi.
Ti voglio dare alcune indicazioni base per ridurre problemi digestivi della pizza:
- Consuma una pizza che sia sottile e lievitata in modo naturale.
- Prediligi una pizza senza pomodoro e mozzarella, ma con le verdure e il prosciutto
- Condisci a crudo la pizza con olio di oliva
- Prima di mangiare la pizza, apri il pasto con una piccola insalata di verdure
Legumi e gastrite
I legumi sono un ottima fonte di proteine vegetali e amidi, nonché di sali minerali e fibre.
Molti consigliano di sostituire le proteine della carne con i legumi per motivi salutistici ed etici.
Sebbene l’idea di consumare più legumi e meno carne sia condivisibile, sappi che i legumi non sono esenti da problemi per la digestione e quindi ti consiglio di attenerti a due regole pratiche:
- I legumi, per essere digeribili, devono essere cotti molto bene usando le spezie come l’alloro
- I legumi secchi, prima di essere cucinati, devono essere lasciati in ammollo diverse ore. L’ammollo serve per ridurre l’acido fitico e altre sostanze potenzialmente tossiche contenute nella cuticola esterna, come le saponine.
Vediamo ora alcune informazioni sui fagioli, lenticchie e i piselli.
Fagioli e gastrite
I fagioli sono i legumi più utilizzati per il loro contenuto di nutrienti e sono molto ricchi di proteine.
Presta attenzione a queste considerazioni:
- I fagioli contengono proteine ricche di azoto che possono provocare flatulenza e gonfiore. Quindi le persone con digestione lenta, stomaco e addome gonfio dovrebbero evitarli, fino a quando la gastrite non viene curata in modo efficace.
- I fagioli presentano una cuticola esterna che deve essere eliminata specialmente se soffri di reflusso gastroesofageo. Sarebbe opportuno passarli al setaccio prima di consumarli.
- Fai attenzione ai fagioli in scatola, spesso sono ricchi di conservanti, che peggiorano l’infiammazione dello stomaco e dell’intestino.
- I fagioli sono ricchi di amido. L’amido è un polisaccaride che deve essere scomposto in zuccheri più semplici per essere assorbito. Questo processo provoca fermentazione intestinale e un aggravamento dei sintomi digestivi in persone che soffrono di colite e stipsi.
La mia indicazione è quella di consumare i fagioli non più due volte alla settimana.
Lenticchie e gastrite
Le lenticchie sono un legume molto ricco di ferro e consigliabile per chi soffre di anemia.
Le lenticchie già decorticate sono più digeribili rispetto ai fagioli perché la cuticola esterna disturba meno la digestione.
L’uso delle lenticchie deve però essere moderato perché presentano gli stessi problemi dei fagioli: troppo amido e troppo azoto. Un consumo eccessivo può provocare acidità, flatulenza e gonfiore.
Piselli e gastrite
I piselli sono i legumi più dolci e quindi molto ricchi di amido. Sono molto apprezzati anche dai bambini proprio per questo motivo. Ad alcune persone non danno alcun disturbo, ad altre risultano indigeste. Evita per esempio di accompagnarli alle patate, perché possono diventare un mattone.
Altre persone ( ad esempio chi soffre di colite) possono invece avere sollievo utilizzando i piselli perché contengono delle fibre adatte a favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale.
Latte e gastrite
Il latte è un alimento veramente completo, che è essenziale nei primi mesi di vita.
Il problema con il latte inizia nell’ infanzia quando iniziamo ad avere una carenza di un enzima ( la lattasi ) utile per digerire lo zucchero del latte, il lattosio.
Una volta il latte veniva spesso consigliato nelle diete per la gastrite per il suo effetto tampone sull’acidità di stomaco.
Si è visto però che l’ effetto tampone del latte è solo temporaneo e nelle ore successive al suo consumo ha un effetto acidificante e quindi peggiorativo della gastrite. Se ti è possibile evita di consumare il latte bovino almeno nel periodo in cui deciderai di prendere sul serio un percorso alimentare per liberarti dalla gastrite.
Latticini e gastrite
I derivati del latte sono estremamente nutrienti e ricchi di proprietà come il latte stesso. I latticini rappresentano un concentrato di latte cagliato e fermentato.
I latticini sono poco indicati per la gastrite perché il lattosio e la caseina ( la proteina del latte ) sono concentrate e in grandi quantità.
- i formaggi freschi andrebbero ridotti almeno nel periodo di cura.
- I formaggi stagionati per un periodo superiore ai 20 mesi contengono molto meno lattosio e caseina e quindi possono essere consumati in piccole quantità.
Attenzione però all’istamina.
I prodotti stagionati contengono più istamina che può stimolare i recettori presenti nello stomaco a produrre più acido e quindi a peggiorare la gastrite.
Una alternativa valida molto consigliata è quella di utilizzare i formaggi di capra, che ad alcune persone disturbano meno la digestione.
Yoghurt e gastrite
Lo yoghurt è un alimento prezioso perché fornisce i nutrienti del latte uniti ai lattobacilli che si formano dalla sua fermentazione. Lo yoghurt è più digeribile del latte.
Lo yoghurt può essere consumato con moderazione a patto che sia bianco senza zuccheri aggiunti.
Lo yoghurt è un alimento freddo e andrebbe consumato a temperatura ambiente, specie in inverno.
Lo stomaco infiammato gradisce poco gli alimenti freddi perchè bloccano la digestione.
Se la tua costituzione ti porta ad avere molto freddo ( ad esempio a mani e piedi ) dovresti invece consumare molti cibi caldi e ben cotti. Questi aspetti li spiego anche nella consulenza benessere “Alimentazione Stop gastrite”.
La presenza dei fermenti lattici contenuta nello yoghurt può essere di aiuto specialmente in una fase di recupero dalla gastrite, dopo aver migliorato lo stato dell’intestino.
Carne e gastrite
La carne viene spesso demonizzata per il suo presunto effetto proinfiammatorio e acidificante.
In effetti i tempi digestivi della carne sono piuttosto lunghi e la carne degli allevamenti intensivi è spesso di bassa qualità e quindi ti consiglio di fare attenzione dove la acquisti.
L’OMS ha recentemente raccomandato di ridurre il consumo di carne rossa e delle carni lavorate ( come affettati e salumi ) per il possibile aumento del rischio di tumore al colon.
Inoltre la carne va consumata in piccole quantità per chi soffre di carenza di acido nei succhi gastrici.
Ti prego però di considerare quanto segue:
- la carne rossa e bianca non contengono zuccheri e pochissimi grassi ( a meno di non acquistare salsiccia e braciole di maiale ). Questo riduce la fame nervosa per chi ha questo problema.
- la carne da un senso di sazietà prolungato e stabilizza lo stomaco di chi soffre di gastrite nervosa
Ti consiglio quindi di consumare a piccole dosi una carne di qualità cucinata con le erbe aromatiche e le spezie, evitando impanature e cotture prolungate.
Pesce e gastrite
Il pesce è un’ottima fonte di proteine di alta qualità.
Il pesce azzurro come alici, sardine e sgombri contengono i grassi essenziali omega 3 molto importanti a livello nutrizionale.
Chi soffre di gastrite dovrebbe evitare i frutti di mare ( tipo cozze e gamberi ) o i crostacei per il loro alto contenuto di istamina. L’istamina fa aumentare la secrezione acida nello stomaco.
Anche i pesci di allevamento sono spesso troppo grassi e indigesti.
Nella mia esperienza diretta con la gastrite ho trovato il merluzzo, il pesce spada, il nasello, e il tonno molto adatti nel periodo di cura.
Conviene però lasciare marinare questi pesci con olio, limone e altre spezie come il timo, prima di cucinarli.
Verdure e gastrite
Le verdure sono veramente molto importanti per la nostra alimentazione.
Dovremmo consumare verdura ad ogni pasto senza mai dimenticarla.
Ci sono però alcune cose importanti da considerare:
- Le verdure amare come il carciofo, le rape, il radicchio, la catalogna, la cicoria sono adatte solo a chi soffre di ipocloridria, cioè ha carenza di acido nei succhi gastrici.
- Le verdure dolci ( come le carote ) e quelle neutre ( come le zucchine ) sono adatte a tutti.
- Le verdure crude sono da preferire d’estate e nei mesi estivi per le persone che soffrono di gonfiore e digestione lenta, mentre d’inverno dovrebbero consumare le verdure cotte.
- Le verdure cotte sono adatte a tutti e in ogni periodo dell’anno, sebbene perdano gran parte delle loro proprietà e sali minerali. Le verdure cotte sono comunque ricche di fibre adatte al nostro intestino e utili per chi soffre di gastrite.
- Le verdure da preferire sempre sono quelle di stagione e non quelle coltivate in serra fuori stagione.
- Se è possibile ti consiglio di evitare le verdure surgelate, ma di acquistarle fresche da un produttore locale.
Vediamo ora alcune verdure in particolare:
Spinaci e gastrite
Gli spinaci sono una verdura controversa, ad alcune persone disturbano molto, ti consiglio di utilizzarli a piccole dosi separati da altre verdure facendoli cuocere al vapore e conditi con olio di oliva. In questo modo potrai vedere se li tolleri bene oppure no.
Asparagi e gastrite
Gli asparagi contengono una buona quantità di silice e di per sé non sono controindicati. Se hai però delle infiammazioni intestinali o alle vie urinarie li sconsiglio.
Cipolla e gastrite
La cipolla è un ortaggio che contiene alloina, una sostanza che può irritare lo stomaco quando è consumata cruda. Ti consiglio quindi di consumare le cipolle cotte se soffri di gastrite.
Aglio e gastrite
Secondo alcuni studi scientifici l’aglio è molto importante per contrastare la crescita dell’helicobacter pylori. Per evitare il problema della sua digestione conviene usarlo ad inizio cottura ( o farlo scottare in acqua bollente ) per insaporire le pietanze e poi toglierlo a cottura ultimata.
Insalata e gastrite
Come ti dicevo l’insalata consumata cruda non è adatta a tutti. Dipende dalla stagione, dalla tua costituzione e dal tuo tipo di gastrite. Ne parlo in modo specifico nella consulenza.
In generale la verdura cruda amara è adatta per chi soffre di carenza di acido nei succhi gastrici.
Carciofi e gastrite
I carciofi sono un’ottima verdura, di cui in realtà consumiamo il fiore, ti consiglio di utilizzare anche il gambo.
I carciofi cotti sono adatti a tutti, ma le loro proprietà di disintossicanti per il fegato le abbiamo soprattutto quando vengono consumati crudi.
I carciofi essendo amari sono adatti a chi soffre di gastrite da carenza di acido o a chi soffre di nausea.
Funghi e gastrite
I funghi non sono delle verdure, ma si possono abbinare bene a queste e ad altre pietanze.
I funghi non danno problemi a patto che vengano consumati ben cotti. Se vengono utilizzati crudi contengono delle sostanze che possono disturbare la digestione.
Gastrite e frutta
La frutta è una ottima fonte di vitamine, sali minerali, antiossidanti e fibre solubili ben digeribili dal nostro apparato digestivo.
Si consiglia però di non eccedere con i consumo della frutta per la presenza di zuccheri e di fare attenzione alla frutta acida.
Vediamo alcuni esempi.
Limoni e gastrite
I limoni sono un’ ottima fonte di vitamine, molto utile in cucina per conservare e correggere il sapore dei cibi.
Il limone è utile ma contiene acido citrico che rappresenta un acido forte.
Per questo motivo si consiglia di non eccedere nel consumo di limone specie per chi ha bruciori di stomaco ed esofagite da reflusso.
In questi persone il limone ha un effetto irritante sulla mucosa gastrica ed esofagea.
L’uso di succo di limone diluito in acqua al mattino è un abitudine che può aiutare nel caso in cui si sia mangiato troppo la sera prima e si abbia la sensazione di non avere ancora digerito, in quanto equilibra la produzione di succhi gastrici.
Se si soffre di stitichezza ti consiglio usare il limone solo in acqua calda e mai in acqua fredda, perché altrimenti ha un effetto astringente.
Acqua e limone caldo potrebbe aiutare dopo i pasti per chi soffre di digestione lenta.
Banana e gastrite
La banana è consigliata inizialmente in caso di una gastrite acuta per la sua facilità ad essere digerita e le sue fibre ( le pectine ), svolgono un temporaneo effetto tampone dell’acidità di stomaco.
Non ti consiglio di mangiare la banana per abitudine lontano dai pasti perché è molto zuccherina e non fa altro che aumentare il desiderio di altri zuccheri che sono poco adatti alla cura della gastrite.
Melone e gastrite
Il melone è un’ottima fonte di vitamine specialmente, carotenoidi e vitamina C. E’ molto dolce e in alcuni soggetti stimola la produzione eccessiva di acido gastrico. Da valutare caso per caso.
kiwi e gastrite
I kiwi sono una fonte preziosa di vitamina C e utilizzati con successo per ridurre la stipsi. Sono però un frutto acido che occorre valutare bene prima di assumerlo. In alcuni soggetti non è indicato.
Anguria e gastrite
L’anguria è un alimento rinfrescante che stimola la diuresi e quindi aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. Certamente va molto bene d’estate. Ma essendo molto ricca di zuccheri è da valutare caso per caso se sia opportuno consumarla durante un percorso di cura della gastrite.
Pesca e gastrite
La pesca è un ottimo frutto che normalmente non dà alcun problema, se è ben matura.
Due sole raccomandazioni:
- E’ meglio sbucciarla prima di consumarla, a meno che non sia del tuo orto o del contadino di fiducia.
- Attenzione alle pesche sciroppate, se vi sono zuccheri e conservanti aggiunti sono da evitare.
Marmellata e gastrite
La marmellata è un prodotto che dà molta energia, spesso utilizzata a colazione o come spuntino.
Ti consiglio di evitare la marmellata industriale con zuccheri e conservati aggiunti, non va bene.
Meglio utilizzare le composte di frutta poco elaborate e ricche solo degli zuccheri della frutta. Da usare comunque con cautela.
Mela e gastrite
La mela è uno dei frutti più consigliati per le loro grandi proprietà.
La consiglio personalmente nella consulenza benessere alimentare per il suo contenuto in pectine, fibre solubili adatte a creare un effetto barriera all’ infiammazione della mucosa gastrica.
Ma attenzione alle mele verdi o acerbe, hanno un effetto contrario.
Ananas e gastrite
L’ananas è un frutto esotico ricco di proprietà antinfiammatorie e digestive. Contiene bromelina che ha un effetto antinfiammatorio e funziona anche come enzima digestivo.
Per questa proprietà è adatto a chi soffre di gastrite dovuta ad una carenza di succhi gastrici.
Non è invece adatto a chi soffre di acidità di stomaco e bruciori di stomaco dovuti ad un accesso di acidità gastrica.
Attenzione all’ananas in scatola, spesso ricco di conservanti.
Arance e gastrite
Le arance sono un alimento ricco di vitamina C che può aiutare nel periodo di recupero dalla gastrite.
In una fase acuta e nella cura della gastrite cronica non ti consiglio di assumerle.
Specialmente evita di bere il succo di arancia a digiuno specialmente se soffri di bruciore di stomaco e esofagite da reflusso.
Uva e gastrite
L’uva è un ottimo alimento deacidificante adatto per che soffre ha molte tossine nel corpo e ha bisogno di depurarsi.
Ma è molto zuccherina e ti consiglio di non eccedere con l’uva, perché da luogo a fermentazione.
Semi oleosi e gastrite
I semi oleosi sono molto nutrienti, ricchi di sali minerali, proteine e acidi grassi. La loro composizione in nutrienti è piuttosto bilanciata. Possono essere consumati a colazione oppure ad esempio in una insalata di verdure.
Ti consiglio id provare a rotazione i semi di girasole, i semi di zucca, le nocciole, le noci di macadamia, gli anacardi.
Sono ottimi come spezzafame durante il giorno!
I semi oleosi più interessanti per chi soffre di gastrite sono le noci e le mandorle.
Mandorle e gastrite
Le mandorle fanno bene a chi soffre di gastrite a patto che siano consumate pelate e possibilmente ammorbidite in acqua e succo di limone. Questo semplice procedimento estrae i residui di acido fitico che peggiora la loro digestione.
Noci e gastrite
Le noci sono i semi oleosi più completi dal punto di vista nutrizionale e quindi sono sempre consigliate. Anche le noci vanno consumate pelate e preparate come le mandorle per annullare i loro effetti dannosi.
Dolci e gastrite
I dolci sono uno sfizio a cui pochi sanno resistere. Le abitudini più frequenti sono il cornetto a colazione, pane e marmellata, le merendine, la fetta di torta dopo i pasti, il cioccolato, il gelato…
I dolci però contengono l’ 80/90 % di zucchero e purtroppo lo zucchero non è un nostro amico se vogliamo guarire dalla gastrite.
Il suo effetto è molto acidificante. Il mio consiglio è quello di limitare il consumo dei dolci.
Gelato e gastrite
Il gelato è un alimento molto apprezzato da tutti, specialmente d’estate. Le persone che soffrono di gastrite devono fare attenzione al gelato per questi motivi:
- Il gelato è un alimento molto freddo che blocca il processo digestivo. Lo stomaco ha bisogno di calore per poter digerire.
- Il gelato è un alimento molto dolce, e come abbiamo già detto gli zuccheri sono acidificanti.
- Il gelato contiene latte, che può essere inadatto allo stomaco in sofferenza.
Tuttavia alcune persone che soffrono di reflusso trovano beneficio dal gelato, almeno inizialmente. Questo dipende dalla propria costituzione.
Cioccolato e gastrite
Il cioccolato è un alimento molto amato per il suo sapore e per il suo effetto positivo sull’umore !
Il cioccolato viene inserito in molte preparazioni dolciarie e spesso mescolato al latte o unito alle creme.
Il cioccolato può essere consumato da chi soffre di gastrite a patto di rispettare queste condizioni:
- Deve essere consumato puro: cioccolato fondente con cacao almeno al 70%
- Non deve essere cioccolato al latte
- Deve essere consumato a piccole dosi dopo un pasto ( e non come spuntino a stomaco vuoto )
Conclusione
Abbiamo preso in considerazione molti alimenti e avrai capito che non esiste una soluzione uguale per tutti. Il primo consiglio sempre valido è quello di aumentare la qualità degli alimenti che utilizzi ogni giorno. Lo spiego bene nel report gratuito sulla gastrite: “Tutta la verità su cibo e farmaci”.
Sapere cosa mangiare con la gastrite dipende anche dalla tua costituzione di base e dai tuoi sintomi di gastrite, che devono essere valutati con attenzione.
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Egregio professore
Vorrei un suo parere
Nel maggio scorso ho fatto una gastroscopia perché ho/avevo problemi di reflusso acido durante la notte e gonfiore
In ospedale mi han dato una cura fino alla prossima gastroscopia di fine agosto con pantoprazolo e riopan
…ma cosa posso comunque mangiare ??…
Grazie
Buonasera, in caso di reflusso acido notturno e gonfiore può continuare a mangiare tutti gli alimenti che non irritano in modo diretto la mucosa gastrica e quelli che non sostano troppo tempo nello stomaco. A grandi linee può quindi continuare a mangiare i carboidrati, a meno che non abbia delle intolleranze specifiche e preferibilmente poche proteine animali. La verdura dell’attuale stagione estiva va bene praticamente tutta.
buongiorno, vorrei sapere se orata e carne di pollo, surgelati, vanno bene per la gastrite atrofica o devono necessariamente essere freschi. Grazie
Buongiorno, gli alimenti surgelati e correttamente conservati si possono tranquillamente utilizzare. In caso di gastrite atrofica è però necessario ricordare che le proteine animali sono di più difficile digestione anche se sono fresche e non conservate.
Vorrei sapere se questi consigli valgono anche per la gastrite cronica biliare come nel mio caso grazie
Buongiorno, in questo articolo e negli altri disponibili sul sito trova informazioni di base, per iniziare a migliorare la digestione in modo naturale. Poi ogni persona è diversa e non tutti i consigli vanno bene per tutti.
Buongiorno. Soffro di colite ulcerosa. Ho un grosso problema, soffro di meteorismo e aerofalgia. Prima l aria era limitata all intestino ora invece cresce nello stomaco, e si manifesta spesso con fitte al torace che mi spaventano. Inoltre, a volte, si crea un fastidio in mezzo al petto che dura anche qualche giorno. La gastroscopia ha rilevato una gastrite. Devo stare attenta a ciò che mangio. Il medico ha sottovalutato il problema. Cosa mi consiglia? Grazie.
Buongiorno, nel suo caso dai sintomi che descrive, un medico dovrebbe aiutarla a valutare la presenza di reflusso gastro-esofageo. Questo potrebbe innescare le fitte al torace e il fastidio in mezzo al petto. A causa del reflusso, viene irritato l’esofago che a sua volta può provocare fitte e dolori. Come alimentazione di base, valgono le regole generali che dovrebbe adottare per la colite ulcerosa e ridurre in particolare gli alimenti fermentanti, troppo ricchi di fibre, latticini fermentati, prodotti lievitati.
Buonasera, da un mese circa ho difficoltà a digerire a seguito dell’assunzione di un antibiotico.. Mi dicono che sia gastrite però non ho bruciore a parte raramente ma ho sensazione di peso e di non aver digerito anche dopo ore e eruttazioni non acide però. Come si fa a capire se si soffre di troppa o al contrario poca acidità? Al momento sto assumendo degli integratori naturali che servono per tamponare l’acidità. Grazie mille
Buongiorno, quando si avverte un senso di pesantezza dopo i pasti, non è detto per forza che sia gastrite come lei giustamente ha valutato. Può essere utile richiedere al suo medico di valutare se vi sia una carenza o eccessiva acidità. Ad esempio la Ph impedenziometria è un esame più specifico in questo senso. Se gli integratori che assume le migliorano la digestione continui ad assumerli, altrimenti li sospenda temporaneamente per vedere se digerisce meglio dopo i pasti.
Buona sera dopo due anni mi anno diagnostica la gastrite e già era un anno che ero in cure alimentare ,ma no per la gastrite o letto il suo dossier molto interessante che sicuramente mi aiuterà nel regime alimentare perché le vorrei chiedere potrei assumere con moderazione del caffè in moka con del latte qualche mattina.?
Grazie
Buongiorno, il caffè e il latte sono un abbinamento alimentare poco consigliato per i disturbi dello stomaco. Se non ha disturbi un caffè con la moka non le farà certo male una tantum. L’importante è che non lo beva a stomaco vuoto.
Consigli utilissimi, grazie! Oltre alla gastrite cronica ho scoperto Helicobacter pyloro ed ho effettuato una cura drastica , spero di averlo debellato.
Buonasera, sono grato di esserle stato di aiuto!
Buongiorno
Mi chiedevo se anche i ceci hanno le caratteristiche simili ai fagioli e vadano contenuti in un’ alimentazione contro la gastrite
Buongiorno Federica, i ceci sono un po’ diversi come composizione rispetto ai fagioli. Dipende prima di tutto dai suoi disturbi e dalla sua alimentazione abituale. Se ad esempio il gonfiore dopo i pasti è uno dei suoi sintomi predominanti occorre limitarli.
Buonasera le volevo chiedere io ho una gastrite atrofica autoimmune cosa potrei mangiare in modo di aiutare il mio stomaco. Ovviamente già cellule modificate . Grazie mille per i suoi consigli.
Buongiorno, grazie a lei di aver letto questo articolo. Nel suo caso la digestione delle proteine e l’assorbimento delle fibre risulta difficile, quindi occorre preferire verdure cotte e cereali più raffinati. Usi le spezie e le erbe aromatiche regolarmente in ogni suo pasto e specialmente quando consuma le proteine. Questo come base, poi ogni caso è diverso perchè occorre tener conto della condizione di salute generale e dello stato d’animo ricorrente di cui lo stomaco risente. Le patologie autoimmuni hanno una componente psicosomatica importante da considerare per alleviare i sintomi e non farli peggiorare.
Buon giorno.
Non si parla di uova, tra i vari alimenti. Come mai?
Buongiorno, le uova sono certamente un alimento nutriente e completo. Non sono indicate nell’articolo, ma si possono consumare. Cosa voleva sapere sulle uova?
Vorrei ringraziarLa per i preziosi consigli e chiedere un paio di cose ancora…mandorle e noci a mollo per quanto tempo?
Inoltre, soffro di esofagite e nessun medicinale riesce a limitare il reflusso notturno. Di mia iniziativa ho iniziato ad assumere nei periodi peggiori, febbraio e settembre, olio di oliva di ottima qualità la sera da coricata facendo in modo di rivestire le pareti dell’esofago per impermeabilizzare. Ottengo ottimi risultati. L’acido oltretutto non riesce a risalire facilmente attraverso lo strato di olio. Parlo di 4 cucchiai. Secondo lei ha controindicazioni?
Buonasera, grazie a lei di aver letto questo articolo. I semi oleosi con la cuticola esterna, non pelate, dovrebbero stare in ammollo almeno una mezz’oretta. Il dosaggio di olio di oliva che lei utilizza non è eccessivo se lo usa solo nei periodi peggiori. Diverso sarebbe se lo usasse in modo continuo. Questo discorso vale per tutti i rimedi naturali. Dal mio punto di vista, cercherei comunque di agire sulla riduzione dello stress, perchè il reflusso notturno aumenta con lo stress non scaricato.
Buona sera, sig. Pierluigi Caramagna, io e quasi un anno, che tra soffro, prima di dolori allo stomaco che però dopo aver fatto una prima cura dal mio medico curante sembrava andasse bene, per il periodo in cui la facevo, ma una volta terminata il problema si ripresentava, ho fatto un ecografia all’addome superiore e una gastroscopia, esiti di una leggera gastrite senza il battere e un po’ di fegato grasso, avendo fatto anche una visita da un gastrointerologo, anchessi dandomi una cura trimestrale, con poco esito positivo, per lo più ora nessun dolore allo stomaco ma con reflusso molto fastidioso, l’unico modo per farlo passare è delle pillole di pompa protonica, l’unico modo a mio vedere è solo esclusivamente per l’alimentazione, ma non sono mai andato da un nutrizionista o altro… Potrebbe darmi un consiglio… Grazie in anticipo. Marco
Buongiorno, il mio primo consiglio è di leggere il report gratuito su cibo e farmaci dove scoprirà i primi passi da fare per migliorare il benessere dello stomaco in modo naturale. Lo trova a questa pagina: https://stopgastrite.it/report-gratuito/
Gent.le Sig. Pierluigi Caramagna
Buongiorno! soffrendo di riflussi gastrici vorrei sapere se posso integrare nella mia alimentazione anche i ceci.
Grazie mille per una sua risposta!
Cordiali Saluti
Francesco
Buongiorno Sig. Francesco, se non mangia abitualmente i legumi e vuole iniziare a consumarli, deve usarli con cautela per abituarsi gradualmente.
Ciao, la mia questio è sull’uso del limone. Io da molti anni assumo acido ascorbico insieme al limone (e magari anche MSM) ai pasti. Mi rendo conto dell’acidità del preparato, ma mi domando come questa possa influire sull’acidità cloridrica dello stomaco che è nettamente superiore? Io soffro di dolori a stomaco e schiena, lievi ma costanti, e mai ho avuto problemi di acidità. Inoltre il limone assunto dopo i pasti come consigli tu non potrebbe interferire con la digestione dei carboidrati?
Buongiorno, il limone non altera di per sè il pH dello stomaco. Le persone con iperacidità gastrica che provoca bruciore di stomaco devono fare più attenzione a come lo assumono. Magari questo non è il suo caso. Per quanto riguarda l’integrazione alimentare sostengo un utilizzo mirato e per brevi periodi di tempo. Così come i farmaci, anche integratori e rimedi non sono esenti da effetti collaterali.